L’Amministrazione Provinciale di Rovigo delibera la costruzione del suo manicomio provinciale da erigersi nella località di Granzette nel 1906 ma, a causa dei costi, dei ritardi e dell’utilizzo dell’area da parte dell’Amministrazione Militare durante la I° Guerra Mondiale, il manicomio non riuscì a nascere fino al 1930.
L’ospedale era dotato di una grande colonia agricola e di una stazione avicunicola e riuscì ad ospitare pazienti provenienti dal manicomio di San Servolo, oggi divenuto una struttura museale, dall’ospedale di Noventa Vicentina, dall’Ospedale di Padova durante la II° Guerra Mondiale e da altre strutture venete dopo l’alluvione del 1951.
La chiusura della colonia agricola nel 1960 sancisce il suo lento ed inesorabile declino che lo porterà alla definitiva chiusura nel 1995. Dopo l’entrata in vigore della legge 180 del 1978 il manicomio provinciale di Rovigo interruppe i nuovi ricoveri e cominciò il trasferimento dei suoi pazienti verso strutture alternative; l’ultimo fu effettuato nel 1997 a due anni dalla sua chiusura.