Manicomio di Cogoleto
Il manicomio più esteso d’Italia
Dati tecnici
Data di Costruzione: 1911
Superficie Totale: 1.000.000 mq.
Superficie Coperta: 24.400 mq.
Numero posti letto nel periodo di massima ricettività: 3.500
Tipologia di manicomio: Padiglioni disseminati a villaggio
Storia della struttura
Reso operativo nel 1911 come nuova sistemazione da affiancare al vecchio manicomio di Quarto dei Mille che versava in condizioni difficili a causa del sovraffollamento,
il manicomio provinciale di Cogoleto comincia la sua espansione assorbendo i degenti delle strutture di La Spezia e di Mondonuovo ormai chiuse.
Nonostante nel 1926 sia stato evidenziato in modo negativo dalla Commissione di Vigilanza sui manicomi a causa del suo sovraffollamento e alla mancanza di reparti obbligatori per legge, il complesso manicomiale di Cogoleto continua la sua crescita aumentando il numero di padiglioni, una parte destinata ai degenti e un’altra usata come laboratori ed edifici per il lavoro.
Lo stesso durissimo metro di giudizio della Commissione fu usato anche per le altre due strutture manicomiali, quella di Quarto e quella di Paverano, quest’ultima è stata, nel 1937, inglobata dal complesso di Cogoleto.
Il grande manicomio provinciale è stato definitivamente chiuso nel 1999.
Come NOF per il manicomio di Volterra anche Cogoleto è legato ad una personalità con uno spiccato senso artistico, considerato un esempio di arteterapia riuscita: il pittore Gino Grimaldi. L’ artista, ricoverato nel 1933, ha realizzato le sue opere all’interno della Chiesa del manicomio. Dal 2007 le sue opere sono esposte all’Oratorio di San Lorenzo, a Cogoleto.
Archeologia Sanitaria
Figura di memoria di riferimento
A.C.C.O. L’Associazione tutela la memoria storica del luogo preservando le opere di Gino Grimaldi presenti nell’ex manicomio. Qua di seguito la pagina Facebook
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