E siamo nella quotidianità. Nella vita di tutti i giorni. Siamo nelle immagini che vediamo fuori dal finestrino di un treno. Siamo in quelle storie che ci vengono in mente quando passiamo vicino ad una vecchia casa che pensiamo abbandonata. Siamo in tutte quelle strutture che ci circondano. Siamo nel silenzio della quotidianità.
Ed è proprio in questo silenzio che si muovono i “cacciatori”, alla ricerca di tutti quei luoghi che rimangono in disparte, che hanno bisogno di raccontare la loro storia. Di farla ascoltare a tutti. Per non morire. Per continuare a vivere.
Questi cacciatori non hanno fucili ma macchine fotografiche, loro cacciano l’attimo per rendere “vivo” un luogo che potrebbe essere dimenticato, per tutelare la loro memoria, per permettere di raccontarsi.
[Tweet “Un viaggio insieme ai cacciatori di memoria dei luoghi abbandonati”]
Un anno fa ho conosciuto Carlos Campillos e mi ha reso partecipe del suo documentario BUSCADORES DEL OLVIDO, una produzione su chi immortala questi luoghi per non farli cadere nella dimenticanza.
Un viaggio intorno all’Europa con chi ha scelto di tenere viva la storia di luoghi nascosti e silenziosi, rispettandoli come veri e propri reperti storici di un’epoca che ha scelto di tenerli nascosti nel loro silenzio.
Ho partecipato a questo documentario con un’intervista sulla mia esperienza fotografica di PERSISTENZE e sul mio punto di vista sull’etica da tenere nei luoghi abbandonati.
Persone splendide i “cacciatori” che continuerò a ringraziare per quest’occasione che mi hanno concesso.
Qua di seguito il link del trailer e a questo link la pagina facebook del documentario.
A presto ulteriori aggiornamenti.
Foto – Ex Manicomio di Rovigo