Come introdotto in un precedente post, l’artista toscana susi ha deciso di intraprendere un cammino artistico legato alla raffigurazione della realtà manicomiale, trasformando in quadri alcune mie foto.
Dopo quella del corridoio con le celle di contenzione del manicomio di Maggiano, susi ha realizzato questa sua nuova opera utilizzando sempre un’immagine della struttura lucchese.
La tecnica utilizzata è sempre olio e sabbia su tela, metodo di pittura che ha un impatto molto deciso. I suoi netti contrasti e la sua sua base di colore non molto satura, che ci richiama alla mente una vecchia immagine in bianco e nero, gli conferiscono un senso malinconico, come se questa immagine fossa qualcosa che abbiamo appena ritrovato e che riesca a farci tornare in mente vecchie storie passate.