Nel 1872 la Provincia di Parma collocò l’Ospedale psichiatrico provinciale in un’ala del palazzo Ducale di Colorno. I locali purtroppo non avevano una struttura adeguata per lo scopo a cui si era posto ed oggi quella carenza è il manifesto del degrado a cui venivano sottoposti i pazienti: all’epoca la struttura manicomiale di Colorno era adibita a “contenitore sociale”, venivano rinchiuse
le persone non in base alla patologia ma al livello di pericolosità sociale. A metà degli anni ‘60 Colorno fu investito dal movimento antipsichiatrico, movimento di denuncia verso le violenze effettuate al suo interno. Nel 1969 fu occupato da un gruppo di studenti della facoltà di Medicina di Parma con l’intento di manifestare contro le discriminazioni sociali fra i pazienti, la gerarchia nel suo interno e l’assenza di possibiltà di controllo da parte dei familiari. Nello stesso anno approdò a Colorno come direttore il Dott. Franco Basaglia che iniziò il processo di
deistutionalizzazione del manicomio. La struttura è stata definitivamente chiusa negli anni 90.
During 1872 the Province of Parma placed the provincial mental hospital in wing of the Ducal palace of Colorno. The local unfortunately had not an adequate structure to be an asylum and today that deficiency is the symbol of decay where patients lived: during this time the asylum of Colorno was a “social container”, people came in instead of pathology but by the level of social danger. In half of the years ’60 Colorno was invested by an anti-psychiatry movement, in order to denunce the violence done inside asylum. In 1969 it was occupied by a group of students of Medicine to demonstrate against the social discriminations between the patients, the inside hierarchy and the absence of control by the familiar. In the same year arrived at Colorno as director the Dr. Franco Basaglia that began the de-institutionalization process of the mental hospital. The structure definitive was closed in the years 90.